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Notizia 07/03/2014

Studi di settore 2013 : arriva l'ok degli esperti


Anche quest'anno arriva il restyling per gli studi di settore.
L'iter era partito da lontano, da quando, con la pubblicazione nei supplementi straordinari alla GU Nr 304 del 30.12.2013, erano stati approvati dal MEF 69 studi evoluti (6 per attivita' professionali, 21 per attivita' commerciali, 21 per attivita' manifatturiere e 21 per la produzione di servizi) come capaci a rappresentare la realta' dei settori e delle aziende a cui si riferivano.
Contenuti in un altro DM erano poi gli indicatori territoriali che dovevano costituire da base delle differenziazioni geografiche applicabili dal periodo d'imposta 2013 : 1) canoni di locazione degli immobili 2) livelli quotazioni immobiliari 3) livelli canoni affitto locali commerciali 4) livelli reddito medio imponibile ai fini dell'addizionale IRPEF 5) livelli retribuzioni.
Con la seduta del 4 Marzo e' arrivato anche l'ok della Commissione degli Esperti, organo composto da rappresentanti dell'AF, delle categorie produttive e professionali e degli Enti Locali, deputato ad esprimere il parere circa la capacita' dei singoli studi di riuscire a rappresentare la realta' economica alla quale si riferiscono.
Occorre in particolare segnalare come la Commissione abbia decretato come eccessivamente selettivi ai fini dell'applicazione del c.d. Sistema premiale due dei nuovi indicatori di coerenza introdotti dallo scorso anno negli studi revisionati nel 2013, vale a dire il "margine per addetto non dipendente" e "l'indice di copertura del costo di godimento dei beni di terzi e degli ammortamenti", ottenendo la disapplicazione del primo, ritenuto il piu' penalizzante.
Ricordiamo, infatti, che il sistema premiale, previsto dall'art. 10 del DL 201 2011, consente, alle imprese che risultino non solo congrue ma anche coerenti, di conseguire i tre seguenti vantaggi
1) preclusione degli accertamenti basati su presunzioni semplici in tema di imposte dirette ed Iva
2) riduzione di un anno dei termini per l'accertamento
3) aumento da 1/5 a 1/3 dello scostamento reddituale consentito per l'applicazione del redditometro, vantaggi riservati per il 2012 a solo 91 dei 205 studi di settore esistenti.
La soluzione adottata conferma le conclusioni che erano state raggiunte il 28 Novembre 2013, nel corso della validazione degli studi revisionati nel 2013, dalla Commisione degli Esperti, secondo la quale entro Marzo 2014, a seguito di analisi effettuate e degli incontri delle associazioni di categoria, si dovesse giungere o alla sterilizzazione degli indicatori individuati in sede di applicazione o alla loro modifica sostanziale ovvero sostituzione con altri indicatori.
Per il periodo d'imposta 2014, intanto, parte il nuovo iter di revisione di altri 68 studi di settore (18 del settore manifatturiero, 16 del settore servizi, 6 delle attivita' professionali 28 del commercio), come stabilito dal provvedimento AgE pubblicato lo scorso 21 Febbraio



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